IL
TRADIMENTO IN TEMPI DI CRISI
Annalisa
Lo Monaco

Per
proseguire idealmente l’argomento che vedeva la crisi
avanzare anche in
camera da letto, credo sia giusto
affrontare un problema che riguarda molte coppie non
giovanissime, in genere sopra i 40 anni che, per fronteggiare
la crisi che impone rinunce e sacrifici con ricadute
sull’atmosfera familiare, utilizza il tradimento come fuga.
Il tradimento ha l'apparente vantaggio di regalare, qui e ora,
un appagamento immediato che allontana momentaneamente dalla
routine che sembra schiacciare inesorabilmente. Il tradimento
è sempre stato un argomento tabù ma, se una volta era quasi
esclusivo appannaggio del genere maschile, adesso vede anche
molte donne cadere nell'allettante tranello.
La
donna è forse la vittima principale di questa crisi
economica. Deve negare ai figli piccoli lussi che fino a poco
tempo fa erano concessi; è la prima a privarsi del
parrucchiere, del massaggio, della manicure. Deve rinunciare
magari a quel capo che le piace e che le solleverebbe il
morale; sappiamo bene, infatti, come lo shopping sia un
efficace “antistress”. Il marito, oberato da
preoccupazioni non le riserva più le dovute attenzioni mentre
il collega o l’amico magari le fanno complimenti, la
corteggiano. Si sentono di nuovo vive e desiderate e scatta la
bugia e il tradimento. La stessa cosa vale per l’uomo che,
magari stanco di lamentele e preoccupazioni, si rende
disponibile ad un’avventura.
Tradire
senza sapere cosa accadrà dopo. Nessuno ha la certezza che
l’incontro si risolverà in una breve e piacevole parentesi.
Spesso la frustrazione fa cascare nelle braccia sbagliate
innescando un innamoramento che è solo “di compensazione”
e non affonda le radici in una vera condivisione o in un reale
affiatamento. Cosa si può fare? L’unica cosa è la
comunicazione. Palesare al partner un disagio cercando insieme
una via d’uscita. Stringersi accanto alle persone care e
considerare la coppia e la famiglia davvero come un rifugio.
Parlare dei propri problemi “rende umani” e ci si potrà
inventare qualche distrazione da portare avanti con il
compagno di vita.
Cercare
soluzioni per uscire da questa crisi, pianificare insieme a
tutta la famiglia spese prioritarie e inventarsi vacanze
alternative. Conosco famiglie dove i figli adolescenti sono
contenti di collaborare consegnando le pizze e dove le ragazze
fanno le dog-sitter. Negare la crisi è sciocco, negare la
crisi all’interno dei rapporti familiari può essere molto
dannoso. Far finta di niente non fa bene a nessuno. Con la
comprensione reciproca se ne può uscire anche rafforzati,
senza però aspettare che la situazione diventi insostenibile.
Non è facile ma possibile.
Per
approfondimenti contatta la Psicologa Annalisa Lo Monaco
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