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ANTICRISI è un servizio dello Studio "Addestramento Anticrisi & Psicoterapia" del Dott. Gianni Lanari finalizzato a definire comportamenti, pensieri ed emozioni per uscire dal tunnel della crisi

 

 

E' TEMPO DI CRISI, E' TEMPO ANCHE DI DISFUNZIONI ERETTILI 

Annalisa Lo Monaco

Come psicologa e sessuologa raccolgo sempre più frequentemente confidenze di giovani donne che si imbattono in uomini, giovani, con disturbi dell’erezione. Vista anche l’ attuale situazione storica, è sicuramente un segnale di disagio, è una lettura di equilibri che stanno saltando anzi, quando si manifesta il sintomo vuol dire che il tappo è saltato!! Crisi, allora a tutti i livelli. Socio-economica, politica, culturale, crisi d’informazione, di comunicazione, crisi nei rapporti inter-personali ecc. ma io come psicologa e sessuologa, mi occupo di crisi di coppia, familiari e anche di single in crisi che non sanno se sono single per scelta propria o altrui, per dirla alla Littizzetto. Ci possono essere due atteggiamenti di fronte al manifestarsi di un problema: piangerci su e fare poco per risolverlo, oppure realizzare che un sintomo è un forte SOS che va ascoltato perché indica qualcosa di se stessi non funziona più. E’ saltata qualche rotella in un ingranaggio del quale è il momento di imparare il funzionamento. Così come in una coppia un disagio sessuale è un forte segnale di qualcosa che non gira più nel verso giusto, così la disfunzione erettile, in un uomo, è il sintomo di qualcosa che va ascoltato. Ritengo che il fenomeno non vada sottovalutato. Mi racconta una giovane donna di aver incontrato un uomo di 36 anni con questo problema pregresso. La storia è all’inizio e non c’è, da parte di quest’uomo un chiaro riconoscimento del disagio. In questi casi non è concesso alla donna di ‘essere delicata’ e di sorvolare sull’argomento. Sarà proficuo e vantaggioso per entrambi se si affronterà insieme l’argomento. Se l’uomo è disposto a riconoscere e a parlare di quello che è, tra l’altro, un disturbo maschile facilmente ovviabile e risolvibile, sarà questo un segnale importante verso la donna e verso la coppia. Quando giovani donne mi chiedono che atteggiamento tenere di fronte a questi disagi, consiglio sempre di non demonizzare difficoltà risolvibili. Vanno invece contrastati atteggiamenti colpevolizzanti nei confronti della donna, tipo: ‘Non mi era mai successo prima di te’. Questa è una scusa, non è assolutamente vero, anzi, lo spostare sull’altro è un pessimo atteggiamento. Ci sono uomini che dicono: ‘Non sei abbastanza seducente’, ‘Non prendi mai l’iniziativa’, ‘Con me devi essere più disinibita’. Consiglio di scappare a gambe levate quando, all’inizio di un rapporto, un uomo esordisce così per mascherare o giustificare proprie défaillances. Ovviamente il discorso nel tener vivo un rapporto dopo anni di convivenza è altra cosa, oppure quando il partner è un po’ avanti con gli anni e/o viene da anni di astinenza… allora ben vengano arti seduttive e inventare cose nuove ricorrendo all’”Ars amandi”. Ma non certo quando un rapporto è agli esordi e la coppia è giovane! Vi capita un’esperienza del genere ma l’uomo vi interessa, è disponibile, riconosce il problema e tiene a voi dimostrandovi attrazione, voglia di contatto, desiderio? Allora non ci sono difficoltà. Si ricorra il prima possibile ad uno specialista che indicherà la strada da seguire. Intanto andiamo a vedere, come primo soccorso, cosa possiamo fare. Sarà fondamentale  escludere intanto una patologia tramite esami che, il medico generico prima e l’andrologo o urologo poi vi indicheranno. Per quanto concerne l’aspetto psico-fisico consiglio sempre di intrattenere rapporti ‘inesigenti’. Cioè rapporti che iniziano dolcemente, durante i quali c’è ampio spazio per i preliminari, per la ricerca del piacere reciproco per il quale la penetrazione non è indispensabile. Insomma tutto ciò che possa far piacere a se stessi e all’altro ma senza, ripeto, senza cercare una penetrazione. In questo modo l’ansia maschile, sempre presente anche laddove la mancanza d’erezione fosse dovuta a una patologia o all’assunzione di farmaci, non avrebbe più ragione di manifestarsi. Ovviamente è fondamentale l’atteggiamento femminile di accoglienza; rendersi conto che è un periodo transitorio dal quale si uscirà e nel frattempo andiamo oltre ..allargando gli orizzonti che l’aspetto sessuale può offrire. Un altro consiglio prezioso che dò alla coppia è di praticare lo yoga. Le asana, cioè le posizioni yoga, e questo ve lo potrà confermare qualsiasi istruttore, constano di una serie di esercizi che interessano la zona pelvica che andrà così ad allinearsi, equilibrarsi e rilassarsi. Tutti strumenti grazie ai quali e insieme alle direttive dello specialista, andranno a risolvere questo disagio che, vista anche l’ attuale situazione storica, è sicuramente un segnale di un equilibrio e di una serenità che dobbiamo velocemente, andare noi tutti a riconquistare.

Per approfondimenti contatta la Psicologa Annalisa Lo Monaco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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