PSICOLOGIA
E SCUOLA IN TEMPO DI CRISI
Carla
Cogrossi

Il
termine Crisi deriva dal greco
antico e significa “scelta, decisione”. La soluzione
ad un problema è insita nel problema stesso: Scegliere!
La Crisi
è intrinseca nella natura umana ed è l’unico
strumento per evolvere ed adattarsi ricercando nuovi
equilibri.
L’esempio
fornito alle nuove generazioni, nell’affrontare tali
difficoltà, si ripercuote nel futuro del paese
attraverso l’apprendimento vicario, un delicato
meccanismo che consente di apprendere nuovi
comportamenti attraverso l’osservazione di modelli.
Ogni
individuo, inconsapevolmente, influisce sull’attuale
crisi attraverso le sue scelte: agire per promuovere e
dirigere il cambiamento o lasciarsi dominare dagli
eventi. E’ questa la scelta più importante da
effettuare!
Non
si può ignorare che in Italia la crisi economica grava
notevolmente sull’istituzione sociale più importante,
la famiglia. Indirettamente la crisi è pagata dai
bambini che vedono negato il diritto allo studio.
In
base alla L. n. 170/10 la scuola deve oggi predisporre Piani
Didattici Personalizzati per gli allievi con Disturbi
Specifici dell’Apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia)
e tutelare il diritto allo studio offrendo nuove metodologie didattiche e
valutative. Il decreto prevede strumenti didattici e
tecnologici di tipo compensativo che facilitano
nello studio e misure
dispensative che consentono invece di non
svolgere alcune prestazioni rese difficoltose dal
disturbo. L’attuazione della Legge 170/10 prevede numerosi Centri Territoriali di Supporto
(CTS) alle scuole, impiegati per consulenza, formazione
e monitoraggio, dislocati su tutto il territorio
nazionale e collocati presso scuole polo.
Le misure individuate
appaiono esaustive ed ambiziose ma non riescono a tradursi in una
reale azione didattica efficace perché la scuola e la sanità pubblica vengono regolarmente sacrificate a causa
dell’attuale crisi economica.
Per
tali ragioni lo
Sportello
Anticrisi
potrà diventare
una valida alternativa per offrire:
-
uno sportello di
consulenza per le scuole;
-
seminari per
fornire a genitori e docenti gli strumenti per
riconoscere i sintomi della dislessia;
-
un intervento di
doposcuola specialistico e personalizzato tarato
sulle specifiche condizioni di ciascun alunno.
La
diagnosi precoce è fondamentale perché permette di
evitare errori di valutazione che possono portare a
colpevolizzare il bambino o attribuire la causa delle
difficoltà a problemi psicologici o familiari. Evitare
errori che determinano sofferenze e frustrazioni è
indispensabile per il benessere dei bambini.
Per
approfondimenti contatta la Psicologa Psicoterapeuta Carla
Cogrossi
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