ALCUNE
MOSSE ANTI REDDITOMETRO
Maria
Cristina Restivo

Da
qualche anno l’Amministrazione finanziaria ha
intensificato gli accertamenti sintetici del reddito delle
persone fisiche con il redditometro. Questo strumento
consente all’Amministrazione finanziaria di rettificare
il reddito delle persone fisiche in base al possesso di
determinati beni specificatamente individuati. Sulla base
del possesso di tali tipologie di beni, o di determinate
spese fatte dal contribuente, viene calcolato, in base a
dei coefficienti, il reddito minimo che un soggetto deve
possedere nell’anno per poter acquistare e mantenere
tali beni oppure tale stile di vita. Il ragionamento che
guida il redditometro è semplice: se un contribuente
spende una data cifra dovrà avere un reddito adeguato.
Il
nuovo redditometro si applicherà in presenza di uno
scostamento superiore
al 20% tra reddito dichiarato e reddito presunto.
Prima
di effettuare la notifica dell’avviso di accertamento
l’ufficio ha l’obbligo di invitare il contribuente per
un chiarimento in merito alla giustificazione dello
scostamento.
Alcune
“mosse anti panico”:
1.
La donazione di un
familiare può giustificare acquisti importanti e un certo
tenore di vita: le donazioni da parenti e familiari,
specialmente se finalizzate all’acquisto di beni di
investimento (come una casa o un’auto) devono essere
effettuate in modo da lasciar traccia. E’ quindi
necessario un bonifico bancario o un assegno non
trasferibile e non bisogna usare il contante;
2.
selezione mirata della
conservazione degli scontrini: inutile fare la raccolta
degli scontrini, in particolar modo di quelli per la spesa
al supermercato … il fisco fa riferimento alle medie
ISTAT;
3.
utenze in chiaro: in linea
di massima sarebbe preferibile che le utenze fossero
intestate a chi sostiene le spese per le bollette per
evitare di penalizzare in sede di ricostruzione del
reddito chi ha guadagni più bassi ma risulta poi il
titolare dell’utenza. In questi casi può bastare pagare
le bollette con modalità tracciabili: bancomat, carte di
credito, addebito su conto corrente;
4.
vendite di titoli o eredità:
gli investimenti effettuati nell’anno possono essere
“neutralizzati” nel redditometro dai disinvestimenti
nello stesso periodo d’imposta e nei quattro anni
precedenti. Se un contribuente viene chiamato dal Fisco,
in quanto ha acquistato una casa nel 2010, in sede di
contraddittorio dovrà dimostrare che l’acquisto è
stato possibile in quanto, ad esempio, nei due anni prima
aveva venduto un altro immobile di sua proprietà;
5.
limitare
comunque, laddove è possibile, l’utilizzo del contante.
Per
approfondimenti contatta la Commercialista Maria
Cristina Restivo
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