Decreto
del fare: tra novità in tema di riscossione e riduzione dei
poteri di Equitalia
Maria Cristina Restivo

Sabato
15 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto
Legge n.69, il c.d. “Decreto del fare”; un decreto legge che
contiene numerose misure per aiutare la ripresa economica del
nostro paese.
Numerose
le novità riguardanti la riscossione e che daranno un po’ di
ossigeno a chi si trova a dover far fronte al pagamento di una
cartella esattoriale. In dettaglio:
Ø
-
pignorabilità delle proprietà immobiliari: se
l’unico immobile di proprietà del contribuente in debito con
lo Stato è adibito ad abitazione principale, non potrà essere
espropriato ad eccezione di case di lusso, da intendersi come
beni inclusi tra le categorie A1 (abitazioni di tipo signorile)
A8 (ville) e A9 (castelli). Per tutti gli altri immobili, il
valore minimo del debito che autorizza l’agente della
riscossione a procedere con l’esproprio sarà di € 120.000
(prima era di € 20.000). L’esecuzione dell’esproprio può
essere resa effettiva non prima di 6 mesi dall’iscrizione
dell’ipoteca;
Ø
-
pignorabilità dei beni strumentali: capannoni,
botteghe, macchinari e tutti i cosiddetti beni strumentali che
l’imprenditore utilizza per svolgere la sua attività, saranno
pignorabili solo per un quinto, quando il presumibile valore di
realizzo degli altri beni rinvenuti dall’ufficiale esattoriale
o indicati dal debitore non bastano a soddisfare il credito;
Ø
-
piano di rateizzazione concesso da Equitalia per il
pagamento di cartelle di pagamento: per i debitori meno abbienti
il periodo per rateizzare una cartella di pagamento passa da 6
anni (72 rate mensili) a 10 anni (120 rate mensili). L’aumento
della possibilità della rateizzazione dei debiti tributari da
72 a 120 vuol dire allungare le scadenze, dando più respiro a
chi per vari motivi è in debito con il fisco. Inoltre se prima
si decadeva dal piano di rateizzazione delle somme iscritte a
ruolo con il mancato pagamento di due rate consecutive, oggi ne
serviranno 8 anche non consecutive;
Ø
-
aggio applicato: dal 30 settembre prossimo, non sarà
più applicato l’aggio alle cartelle di pagamento e saranno
dovuti costi fissi ed i relativi interessi.
Per
approfondimenti contatta la Commercialista Maria
Cristina Restivo
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